SEO: i 5 errori da non fare per rendere leggibile il tuo sito web

SEO: i 5 errori da non fare per rendere leggibile il tuo sito web

Per rendere visibile il tuo sito web, se ne stai costruendo uno per la prima volta, sicuramente saprai che è necessario seguire alcune regole di SEO, ovvero il posizionamento sui motori di ricerca (approfondisci qui l’argomento).

Che tu stia creando un sito per scopi personali oppure per la tua azienda, dovrai focalizzare alcuni concetti chiave: primo fra tutti, che Google si esprime con algoritmi. Per realizzare il tuo sito web, allora, nella stesura di contenuti di testo o grafici, dovrai affidarti ad esperti dell’ottica SEO. Ma cos’è la SEO? In cosa consiste? E come puoi utilizzarla tu al meglio per rendere visibile il tuo sito web?

In questo articolo parleremo dei principali errori che vengono realizzati da chi sta cercando di produrre un posizionamento SEO per il proprio sito, e di come fare per evitarli!

SEO: i 5 errori che dovresti evitare

1. La ripetizione delle Keywords

Partiamo subito con un errore molto comune svolto dai principali blog writers, ovvero la ripetizione esagerata delle keywords. Spesso viene chiesto a chi scrive articoli di ripetere la stessa parola chiave più e più volte all’interno del testo, per evidenziare l’argomento di cui si sta parlando. Chiaramente è necessario, per trovare facilmente su Google la vostra pagina, evidenziare al massimo la parola connessa con il titolo o il prodotto, ma non è utile abusarne per forzare sul posizionamento. Il processo opposto infatti viene detto keyword stuffing e consiste nella forzatura del SEO, pratica che non solo non aiuta il posizionamento ma appesantisce anche la lettura. Dunque, prima regola: imparate a gestire le keywords e non esagerate con lo stuffing!

Molto spesso chi scrive per il web deve assicurarsi di linkare abbastanza pagine esterne nel testo del sito web. Il link building consiste nella creazione di connessioni sia intra testuali – ovvero tra le pagine del medesimo sito per riportare ad un contenuto già noto o già trattato – sia extratestuali, ovvero riportanti ad una pagina esterna, per esempio ad una fonte autorevole. A volte però o il reindirizzamento non viene svolto affatto, oppure nella maniera scorretta: è importante che siate attenti a non linkare a pagine malfunzionanti o di errore (404), per evitare che il crawler di Google non trovi l’elemento presente.

3. Non ottimizzare l’URL della pagina

Ovviamente il primo modo per arrivare al vostro sito web è tramite l’URL ovvero l’indirizzo della pagina. Questo deve essere innanzitutto semplice e facilmente comprensibile; inoltre, deve poter permettere a più utenti possibili di raggiungere i contenuti della vostra pagina. Per ottimizzare l’url dovrete semplicemente evitare le ripetizioni e la confusione, per rendere chiaro e comprensibile l’indirizzo a cui gli utenti saranno spediti.

4. Creare la sitemaps

Se vorrete ottimizzare in via professionale il vostro sito dovrete conoscere il significato di sitemap (ovvero l’indice più specifico del sito web, che ne riporta la struttura interna e l’indicizzazione di tutte le pagine). Questa mappa virtuale aiuterà sia l’utente a trovare i contenuti più facilmente, sia il motore di ricerca a scansionare più facilmente le pagine con l’aiuto dei crawler. Per ottenere una sitemap efficace in HTML o XML è necessario avvalersi di strumenti di web marketing che consentano l’ottimizzazione del tuo sito: in questo senso, è molto importante rivolgerti ad un esperto del web development, per comunicare la tua sitemap alla Google search console. Questa è una piattaforma che gestisce l’assegno della tua pagina in cui potrai creare il tuo account e inviare la sitemap affinché sia scansionata.

5. Gestire male i meta tag

Come è ovvio, l’importanza della scrittura web si esplica anche attraverso l’utilizzo corretto della scrittura HTML ed in particolare dei meta tag. Per tag si intende l’alfabeto della SEO, ovvero l’indicizzazione dei titoli e dei paragrafi, che vanno ritrovati dal motore di ricerca e non compaiono nella visuale pubblica del sito. Ci sono due tipi di meta tag, quelli principali (come il titolo e la paragrafazione, nonché l’utilizzo della keyword principale nella corretta posizione) e i tag secondari (come, ad esempio, l’inizio del paragrafo in call-to-action e i link interni).